La storia | Tracce del passato |
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![]() ![]() Ad un culto celtico, perfettamente inserito nel mondo romano, è da riferire quello delle dee Matrone, sorta di divinità tutelari che abitavano i luoghi più simbolici. A Foresto, davanti allorrido, nellarea in cui più tardi sarà edificata la chiesetta romanica, secondo la storiografia locale sorgeva un tempio importante. A testimoniarlo un blocco di marmo, finemente ornato, che fu trovato in un muro sottostante lantico cimitero, e dei frammenti di lapidi votive trovate nel milleottocento. Anche i romani devono aver avvertito lestrema suggestione di questo sito, oggi purtroppo solo più parzialmente percepibile dal basso a causa delle nuove costruzioni. Il territorio era percorso dalla via romana delle Gallie, ma sono rare le testimonianze di questo periodo: a S. Lorenzo, borgata di Bussoleno, sono emerse le piccole terme di una villa rurale; a Chianocco, sotto la Torre, (o casaforte inferiore) numerosi frammenti di tegole romane e presso la chiesa unepigrafe funeraria del I sec. d.C. Il mille segna una forte ripresa economica di questarea, testimoniata dai campanili romanici di Foresto e di Chianocco, risalenti al XI secolo. Quello di Foresto, ancora emergente dal cimitero, apparteneva ad una chiesa edificata nei primi anni dopo il 1000 dai marchesi di Torino e citata per la prima volta nel 1065. Quello di Chianocco, costruito negli stessi anni a valle del paese, apparteneva allantica chiesa dei SS. Pietro e Paolo [collegamento a campanile s.pietro3.jpg] ed è tutto quello che resta di un importante insediamento distrutto da unalluvione allinizio del XVII secolo. Nel 1001 il diploma di Oddone III cita espressamente Foresto e Chianocco, conferendone la parziale investitura al Marchese di Torino. Questa zona, ben esposta e vocata alla coltivazione della vite, resta un possedimento importante diviso tra labbazia di S. Giusto, a Foresto, e la più importante famiglia feudale della bassa valle, i Bertrandi, che dal 1245 circa tengono il feudo di Chianocco. Di questo periodo resta la testimonianza delle due casaforti di Chianocco. Queste, con gli affreschi del XV secolo nella chiesetta di S. Ippolito e il campanile romanico della chiesa dei SS. Pietro e Paolo rappresentano le emergenze storico-architettoniche di Chianocco e possono essere visitati con un piacevole percorso a piedi. Il paesaggio non cambia per tutto il 1700 e la bellissima lapide in latino che ricorda la sosta improvvisa dellimperatore austriaco Giuseppe II, nel 1769 in una taverna di Foresto per mangiare un pezzo di pane e bere un bicchiere di vino, testimonia il fascino che poteva avere anche su un imperatore un paesaggio straordinario ed un vino deccezione. |