Gli ungulati | Fauna |
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![]() ![]() Fra tutte solamente il Camoscio è sempre stato presente nellarea protetta e nei territori limitrofi, mentre le altre specie sono state oggetto di immissioni artificiali. Il Camoscio frequenta le praterie dalta quota, ma lo si può osservare anche sulle pareti rocciose e allinterno dei boschi, partendo dal fondovalle fino a circa 3000 metri di quota. In estate preferisce i versanti più freschi, mentre in inverno si sposta in grossi branchi su pendii molto ripidi esposti a Sud Sud-Ovest, dove la neve non permanendo a lungo, riesce a trovare cibo più facilmente. Il Muflone costituisce unentità assolutamente estranea alla fauna indigena, la sua popolazione è stata originata dallintroduzione di alcuni soggetti , nel 1962, allinterno dellAzienda Faunistica Venatoria Albergian (Val Chisone) confinante con il Parco. Cervo e Capriolo devono la loro attuale presenza allespansione demografica dei nuclei costituiti con le operazioni di reintroduzione effettuate negli anni 1962 1965 nel Gran Bosco di Salbertrand (Val Susa). Il loro ambiente preferito è rappresentato da spazi aperti alternati a bosco, ma si adattano molto bene anche allalta montagna , dove prediligono i pascoli al limite della vegetazione arborea. In inverno cercano il cibo nei versanti scoscesi esposti a Sud Sud-Ovest; se la neve è molto alta scendono nei boschi di fondovalle dove gli spostamenti risultano meno faticosi. Il Cinghiale è comparso autonomamente agli inizi del 1900 per immigrazione di esemplari dalla Francia, le prime segnalazioni in Val di Susa risalgono al 1919. Successivamente sono state effettuate immissioni artificiali a scopo venatorio. Lo Stambecco è stato reintrodotto recentemente con la collaborazione del Parco Nazionale del Gran Paradiso, da dove provengono gli esemplari rilasciati a partire dal 1995. |