Consigli per la sicurezza in montagna Itinerari
 
  1. Prima di partire studiate l’itinerario prescelto anche con l’utilizzo di una carta topografica in scala adeguata (scala 1:25.000 o 1:50.000 massimo) e aggiornatevi sulle condizioni locali chiedendo informazioni agli enti competenti, in particolare sul grado di innevamento, sull’apertura dei rifugi, sulle condizioni di segnalazione dei sentieri.

  2. Scegliete un percorso commisurato alle vostre competenze e al vostro grado di allenamento fisico. Tenete conto dei dislivelli più che delle distanze: un escursionista medio percorre in salita circa m 300 di dislivello all’ora e in discesa circa m 500. Consentitevi una pausa di 10 minuti ogni ora. Evitate fenomeni di disidratazione bevendo acqua prima di avere sete che avrete prelevato dalle sorgenti, onde evitare intossicazioni.

  3. Munitevi di equipaggiamento adatto e imparate ad usarlo prima di partire. Sono indispensabili calzature con suola tipo “Vibram” e tomaia possibilmente traspirante e allo stesso tempo impermeabile (cuoio di buona qualità e membrana in goretex sono in grado di offrire il giusto comfort). Non dimenticate una borraccia, una mantellina antipioggia, occhiali da sole, berretto con visiera, crema solare per la protezione dai raggi ultravioletti, cibo energetico con sacchetto per riportare a valle i propri rifiuti e indumenti più pesanti nel caso di cambiamento delle condizioni del tempo. Il tutto va trasportato in uno zaino provvisto di pancera che facilita la distribuzione del peso e rende più gradevole il trasporto.

  4. Consultate il bollettino Meteo. Le condizioni del tempo in montagna possono cambiare repentinamente e riservarvi cattive sorprese. In ogni caso, sappiate ritornare sui vostri passi e rinunciare all’escursione se le condizioni peggiorano.

  5. Partire da soli aumenta i rischi in caso di incidente. Avvertite qualcuno del vostro itinerario e dell’ora approssimativamente prevista per il rientro. Non fate troppo affidamento su apparecchi telefonici cellulari per la richiesta di soccorso. In montagna spesso la rete non è disponibile.

  6. Tenete conto della segnaletica esistente e rispettatela.

  7. Siate prudenti nell’attraversare un nevaio e cercate di aggirarlo se è troppo ripido o scivoloso. L’attraversamento sui “ponti di neve” che residuano in primavera-estate è sempre rischioso e da evitare.

  8. In caso di sinistro:
    • non abbandonare mai un ferito per andare a cercare soccorsi, salvo casi di forza maggiore
    • fratture, slogature, lussazioni: applicare del freddo ed evitare movimenti alla parte lesionata
    • bolle e vesciche: non bucarle; proteggerle con cerotti elasticizzati dopo averle disinfettate nel caso di rottura spontanea
    • problemi agli occhi: tenere gli occhi nell’oscurità quanto più possibile
    • ferite: disinfettare e proteggere con un bendaggio. Le ferite gravi necessitano di compresse sterili e di intervento del medico
    • chiamata di soccorso: sappiate indicare il luogo, l’ora, la natura dell’incidente, il numero delle persone coinvolte, le condizioni meteo nel luogo in cui si trovano le persone bisognose di soccorso. Il numero per la chiamata di soccorso su tutto il territorio nazionale è il 118.
    • Ricordate i segnali convenzionali internazionali per farsi capire dall’equipaggio di un elicottero in sorvolo:

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